La visione di Rizoma, intervista al CEO Fabrizio Rigolio, di Moreno Pisto
Fabrizio Rigolio, classe 1973, è il fondatore di Rizoma, il marchio che meglio di ogni altro ha interpretato lusso e tecnologia nel mondo delle due ruote. Su MotoFestival l’intervista esclusiva di Moreno Pisto.
Il rizoma è una radice che cresce in luoghi ostili, dove è difficile farcela. Ma Rizoma è anche il brand che, dal 2001, è diventato il punto di riferimento per l’aftermarket su due ruote. I prodotti li conosciamo, sono eleganti e rifiniti già dal packaging, stupiscono quando li porti a casa. I componenti Rizoma sono quello che sarebbe la Apple se producesse aftermarket per le moto. Perché se vuoi il massimo scegli loro, punto. Moreno Pisto ha intervistato Fabrizio Rigolio, varesino di classe ’73 e CEO di Rizoma. Premete Play, guardate: Fabrizio ci ha portati dentro casa sua, dove nascono le idee, e poi dentro l’azienda che per lui è parte della vita. “non sono un altro quando torno a casa dal lavoro - ci ha raccontato - per me è un tutt’uno che si unisce”.
Fabrizio correva in moto per cercare la sfida, la sua più grande motivazione anche in campo imprenditoriale. Ma con la moto era diverso, la sfida era uscire dall’ospedale senza troppi acciacchi. Poi è arrivata la passione per il design, gli amici che ti chiedono uno specchietto che non esiste, tu che lo disegni e tuo fratello che lo modella al tornio.
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Poi altri amici, gli appassionati, la gente. Un passaparola nato quando non c’era Facebook e PayPal era roba da nerd, tanto da convincere Fabrizio ad andare all’estero con una sacca riempita di specchietti per aprire un’azienda. Ma farlo in Italia, perché avremo un’infinità di difetti ma la bellezza continuiamo ad esportarla in tutto il mondo.
Così nasce Rizoma, tra l’arrivo dell’Euro e la crisi economica, e da lì viene il nome: dal proliferare in situazioni difficili. L’idea di partenza è che nel mondo del motociclismo manca la ricerca della bellezza, il dettaglio che rende la moto più bella e personale.
Così oggi Rizoma è in tutto il mondo: a Beverly Hills per esempio, dove Rigolio ha incontrato Keanu Reeves (che l’ha invitato a casa sua) e Jay Leno, uno dei collezionisti d’auto più preparati e famosi al mondo.
“Quando siamo partiti nessuno ci dava credito - racconta Fabrizio - negli USA invece si crede più agli outsider, agli underdog. Quelli che arrivano dal nulla e che hanno la determinazione per portare qualcosa di nuovo”.
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Dopo vent’anni di attività Rizoma vuole fare il grande salto, arrivare al livello successivo. “Il momento più bello nel mio lavoro è nell’idea, la più difficile è l’ingegnerizzazione - parola complessa anche da scrivere, figuriamoci da mettere in pratica - mentre la creatività si allena guardandosi intorno. Più vedi, guardi e scopri… più puoi essere creativo. Pensa ai bambini: appena prendono in mano una matita disegnano la casa, i genitori, il sole. Perché non hanno ancora visto il mondo. Più guardi, più puoi mescolare le cose”.
Sulla creatività Rigolio ha una visione profonda, si ispira ai grandi come il creatore di Nike o Jeff Bezos “Leggo tante biografie, tutti insegnano, ti aiutano. Una citazione pazzesca è in un video brevissimo di Steve Jobs. Lui dice ‘Ask’, chiedi: devi avere il coraggio di fare e di chiedere. La creatività richiede il disordine, è necessario. Poi puoi fare ordine per creare la semplicità, che è il punto d’arrivo.”
E allora ecco la semplicità, il punto d’arrivo. Per descrivere Rizoma bastano quattro aggettivi: minimalista, pura, audace e italiana.