100 anni dalla fondazione della Casa. 60 anni dalle prime competizioni, 35 da quando è arrivata quella prima, epocale GSX-R 750. 15 i titoli iridati, di cui sei nella classe regina, 300 podi, sedici iridi nell’Endurance e uno nella Superbike. Il 2020 è un anno importante per Suzuki, che festeggia quindi una serie di ricorrenze con la GSX-R 1000R Anniversary.
La base rimane quella: motore quadricilindrico in linea da 999,8 cc con fasatura variabile SR-VVT come sulla GSX-RR MotoGP, telaio a doppio trave in alluminio, sospensioni Showa - forcella BFF all’avantreno, monoammortizzatore BFRC Lite al retrotreno - e prestazioni da maxi supersportiva moderna - 202 cavalli e 204 kg in ordine di marcia. Trattandosi della “R”, troviamo anche perno forcellone regolabile, quickshifter bidirezionale e tubi freno in treccia aeronautica.
Ma la Anniversary va oltre, perché dal punto di vista tecnico c’è un bel silenziatore Akrapovič in fibra di carbonio, che regala 2 cavalli ma soprattutto elimina il discutibile (dal punto di vista del design) scarico di serie. E restando sul tema design, la carenatura offre una replica perfetta - proporzioni permettendo - della magnifica livrea celebrativa, ispirata a quella con cui Suzuki ha iniziato a correre nel Motomondiale, appunto sessanta anni fa, che brilla sulle MotoGP GSX-RR di Alex Rins e Joan Mir.
Naturalmente, la Gixxxer è solo il primo dei modelli che la Casa di Hamamatsu ha in serbo: ne arriveranno altri quattro nel 2021. Una serie limitata a trenta esemplari che farà storia.