Tony Cairoli:
a bocce (quasi) ferme - L'INTERVISTA
Alla fine dell’impegno Mondiale da “pro”, per Tony Cairoli si avvicina il momento in cui vedersi aprire altri mondi. Prima, però, alcune considerazioni più “sentimentali” su quello che è stato, sui momenti chiave, sulla Moto e quello che ha rappresentato
Tony Cairoli “ha smesso”. Si è fermato da Campione. Se è difficile diventarlo, ancora di più è difficile decidere di smettere quando si è ancora sulla cresta dell’onda. Ma Tony è speciale, e dunque prima di ripartire ecco la sollecitazione ad alcune considerazioni più “sentimentali” su quello che è stato, sui momenti chiave, sulla Moto e quello che ha rappresentato.
Forse, tuttavia, non è ancora il tempo giusto per fermarsi, l’effetto volano è ancora fortissimo, per riflettere, per dare una forma ai sogni di progetti diversi dopo così tanti anni di “proprietà esclusiva” del Fuoriclasse da parte della disciplina di cui è stato dominatore incontrastabile.
L’intervista diventa così il fotogramma singolare, preciso e unico di un momento di transizione, dell’attimo in cui il Campione torna ad essere una persona normale. Il futuro di Antonio “Tony” Cairoli non è ancora stato scritto. Altre “due ruote”? Le “quattro ruote”? Ma quali 4 Ruote, e con che spirito? Tony generalizza sul suo futuro, dando prova di aver bisogno di un periodo di “fermo biologico” nel quale resettare ambizioni e disegni interiori, partendo dalla famiglia e dalle cose più meravigliosamente normali che fanno parte della vita di tutti gli esseri umani. Campioni e fuoriclasse compresi.