Siamo andati in Giappone a vedere com'è la mobilità di domani
Nel Paese del Sol Levante i costruttori mostrano il meglio delle loro tecnologie e le loro più affilate proposte per cercare di capire quale (o quali) soluzione di mobilità sarà la preferita per ogni singolo utilizzo
Siamo volati a Tokyo per vedere, capire e immergerci in uno dei Saloni dove si fa maggiore sfoggio di proiezioni per il futuro, sopratutto per quanto riguarda le quattro grandi Case giapponesi Honda, Kawasaki, Suzuki e Yamaha: non si chiama più Tokyo Motor Show, perché adesso dietro il nome Japan Mobility Show si apre un mondo non solo dedicato a ciò che abbiamo disponibile oggi in termini di novità moto, ma anche alle prospettive future.
Nel Paese del Sol Levante i costruttori mostrano il meglio delle loro tecnologie e le loro più affilate proposte per cercare di capire quale (o quali) soluzione di mobilità sarà la preferita per ogni singolo utilizzo.
Non si parla quindi soltanto di motore a combustione interna Vs motore elettrico, ma anche di capire se l'idrogeno sarà a breve della partita, se andremo in giro con le macchine volanti, quale soluzione potrebbe insidiare i motore a scoppio nelle competizioni di Cross o, ancora, come ridefinire l'ergonomia della moto o renderla più sicura e renderla inattaccabile alle perdite di equilibrio e aderenza. Insomma, il futuro: che avanza a piccoli passi, ma di cui a Tokyo – ogni anno – vediamo almeno l'impronta.