Che cosa succede quando l’arte incontra la potenza? Quando la forza del gesto artistico si fonde con le linee tese di una carrozzeria? Lo scopriamo nel mondo di Paolo Troilo, artista italiano noto in tutto il mondo per la sua tecnica pittorica unica: dipinge usando solo le dita, senza pennelli, senza filtri. Un approccio istintivo, viscerale, fisico, che si è persino confrontato con due simboli assoluti del design e della velocità: una Lamborghini Huracán EVO e una Ducati Streetfighter V4.

In questa chiacchierata Troilo ci racconta com’è nata l'opportunità di trasformare due mezzi così performanti in tele tridimensionali, vere e proprie sculture dinamiche su cui imprimere la forza delle sue opere, il risultato di un dialogo tra uomo, macchina e materia.

La Lamborghini dipinta da Troilo, intitolata Minotauro, non è più solo una supercar: è una creatura mitologica contemporanea che unisce la muscolatura umana all’aggressività della meccanica. Il corpo maschile che emerge sulla fiancata è un’esplosione di potenza trattenuta che corre lungo la carrozzeria, integrandosi perfettamente con le linee affilate della Huracán.

La Ducati invece è stata ribattezzata Centauro, in riferimento al leggendario essere metà uomo e metà cavallo. Difficile lavorare su una moto che ha fatto innamorare migliaia di appassionati. L'artista, con il solo uso delle dita e della pittura acrilica, ha impresso sulla livrea della V4 una figura umana che sembra fondersi con la macchina in un connubio tra pelle e metallo, istinto e ingegneria.

Troilo ci ha aperto le porte del suo studio nel cuore di Milano dove ci ha raccontato passato, presente e futuro della sua vita da artista. Ma sarà anche appassionato di motori, o la Lambo e la Ducati sono state davvero solo due tele da dipingere…?