Morgan Lesiardo sta vivendo la sua migliore stagione. Quarto anno nell'enduro e risultati eccellenti sia nel campionato italiano che nel mondiale. Ma dietro questi successi c'è una storia di rinascita che merita di essere raccontata.

"Dopo aver vinto l'Europeo di motocross e firmato un contratto di cinque anni, trovarmi a piedi dopo sei mesi non è stata la cosa più bella della mia vita", confessa Morgan. Tre anni di mondiale Mix 2 senza mai trovare il tassello giusto: infortuni, mancanza di contratti solidi, impossibilità di entrare in un team ufficiale. Nel 2021, la rottura dei legamenti del polso lo tiene fermo sette mesi. Al rientro, la motivazione è sparita.

"Mi mancava quello stimolo per svegliarmi la mattina e dire: oggi devo martellare. Senza motivazione è impossibile arrivare in alto", spiega. La decisione di passare all'enduro nasce proprio da qui, come "ultima spiaggia" per ritrovare la passione.

La scelta di Triumph per il debutto sembrava rischiosa, ma Morgan non ha esitato: "Sono orgoglioso di essere stato scelto per questo progetto. Avevo visto che nel motocross erano andati fortissimi al primo anno". La moto si è rivelata "quasi troppo forte per l'enduro", tanto che il team ha vinto l'italiano al debutto.