Erano altri tempi, va detto, il traffico e la cultura della sicurezza erano prossime allo zero. Due vicini di casa molto comprensivi, due motociclisti fortunati possessori di queste meraviglie, vedendomi così pieno di entusiasmo mi invitarono a farci un giretto. Vi acconto le sensazioni e le emozioni: non per vanto, ma con un intento preciso: riportare la passione al centro della scena.

Ecco le emozioni che provai. Quelle poche centinaia di metri percorsi tutto solo alla guida dei due bolidi mi hanno cambiato. Il manubrio tra le mani, quel motore tra le gambe, le vibrazioni e la musica dello scarico nelle orecchie. La potenza di quelle sensazioni è una cosa che ogni motociclista conosce bene, ma che pochi ragazzi di oggi hanno la fortuna di provare.

Come suscitare la curiosità dei più giovani e portarli verso la moto?  Creando le occasioni di vederle e sentirle da vicino, le moto, come succede in Eicma e in poche altre occasioni. E poi trasmettendo il ricordo delle proprie esperienze migliori. La moto è bella, è sana, va raccontata per quello che è, senza cercare per forza il sensazionalismo e la sfida estrema.