Iannone che titolo daresti al tuo ritorno? “In bocca al lupo Andrea”
Il pilota, dopo quattro anni di squalifica per doping, riparte nel 2024 dal mondiale Superbike: “A Jerez mi sono di nuovo sentito pilota"
Un tono o due sotto l’entusiasmo, “con i piedi per terra” perché “comunque non corro da quattro anni”. Andrea Iannone ha incontrato i giornalisti in un ristorante milanese e, dopo il pranzo leggero, risotto alla milanese come primo e poi branzino con verdure e patate arrosto, ha affrontato una serie di interviste one to one.
Iannone è apparso felice di essere tornato in moto: “Nel primo giro mi sentivo come un bambino che ha fatto una marachella”. Allo stesso tempo ha affrontato la stampa stando lontano dai proclami, cercando solo di godersi la moto: “Jerez mi lascia il piacere di tornare a guidare una moto da corsa, sensazioni che solo così puoi provare”.
Sul primo giorno di test e il ritorno in moto: “Sentivo di aver ripreso automatismi, iniziavo a risentirmi un pilota, alla 11 e alla 12, curvoni veloci, ho detto figata!, mi sentivo di averla fatta bene, veloce, ero gasato, che intraversata! Mi divertivo proprio!”.
In questi quattro anni hai sempre pensato di tornare? “Non ho mai avuto il pallino fisso... non ho mai detto non tornerò mai più né tornerò. È una cosa che è venuta naturalmente. Non mi piace fare pressioni sulle cose, mi piace che le cose avvengano con naturalezza. Così è stato”.