Gioele Meoni, sulle orme di Fabrizio: “Non è proprio come avevamo sognato con il babbo, Ma c’è molto e qualcosa di più!”
Gioele Meoni sognava di fare la Dakar con il papà Fabrizio. L’incidente del 10 Gennaio 2005 ha reso nulla il proposito condiviso. Però, oggi, Gioele elabora un Progetto che ha molto di quella origine, più un’operazione sociale
Gioele Meoni ha iniziato ad andare in Africa molto presto. Era un bimbo. Non poteva stare al passo del babbo che ci andava per allenarsi, ma lo seguiva convinto di arrivare, un giorno, alla sua velocità. il patto tra padre e figlio fu quello di riuscire a fare la Dakar insieme.
Il 10 Gennaio 2005 il sogno doveva svanire, per sempre. Una parte del sogno, tuttavia, è rimasto viva, e tre lustri dopo trova la sua definizione nella realtà. Nel frattempo Gioele si è laureato e ha stabilito a Castiglion Fiorentino la sua startup, che ha a che fare con quel sogno: è un software di tracking e navigazione, già un successo.
Avanti. Se non proprio insieme, almeno sulle stesse tracce. Ed ecco che nasce, pian piano, quel che oggi è un Progetto strutturato. Partecipare alla Dakar 2024. Il progetto sia chiama Dakar 4 Dakar. Il che vuol dire che non è una sfida fine a sé stessa, ma porta in seno la Storia, la continuazione del bene fatto da Fabrizio, e la memoria della sorella, Chiara. Ci ha raccontato tutto lui, Gioele.