Andrea Belluschi. Il fotografo dell’Enduro
Andrea Belluschi ha cominciato come “ragazzo di bottega”, poi si è fatto notare, infine ha preso il coraggio a quattro mani e si è lanciato in un’arena piuttosto agguerrita e esclusiva. Oggi è uno dei grandi della Fotografia dell’Enduro
Andrea Belluschi ha iniziato come post-produttore, non in camera oscura ma comunque nel retrobottega, e poi si è visto mettere tra le mani una macchina fotografica con un compito semplice e terribile: dai, facci vedere quel che sai fare. Inutile dire che, fino a quel momento, quel che sapeva fare il buon Andrea non era molto, ma si sa, Maestro Dario Agrati è fatto così.
In più quella macchina serviva per fare un lavoro… a macchina, bombardamento di backup del lavoro del Maestro. Oggi si dice che era la gavetta, e a giudicare dal risultato non è stato tempo perso. Pian piano è saltato fuori il tempo per dedicarsi alla creatività, per dare la propria versione dei fatti in una interpretazione personale. Ha funzionato quasi subito.
Naturalmente niente è semplice. La concorrenza e uno Sport che non aiuta, soprattutto per i set spesso disastrati o irraggiungibili. E poi il mestiere si è complicato. L’evoluzione dell’attrezzatura, la post produzione, la distribuzione ai giornali e ai clienti, soprattutto la fretta sempre più isterica, a volte in un’accelerazione del digitale ai limiti dell’irragionevole, dei destinatari delle immagini. Ma questa è roba da ridere, oggi. Oggi Andrea Belluschi è uno degli attaccanti (sono tutti centravanti a dire la verità) della Squadra di Jonty Edmunds!