Tra moto e fornelli: abbiamo fatto il risotto allo chef La Mantia
Tra moto e fornelli: abbiamo fatto il risotto allo chef La Mantia
Quando le passioni si incontrano nascono storie straordinarie. Filippo La Mantia, celebre cuoco siciliano, unisce due grandi amori della vita: la moto e la cucina. Ce le racconta mentre il nostro Rave prepara un classico risotto allo zafferano.
Le origini motociclistiche La passione per le due ruote nasce nel 1972-73 con un Ciao verdino, poi il Vespino 50 quattro marce. "Dopo tre giorni caddi e mi ruppi il polso," ricorda sorridendo. Da lì, un'escalation: Honda 350, 400, 550, fino alla rivoluzionaria BMW K100 a sei cilindri. Il viaggio più emozionante? La Route 66 nel 2017, con un gruppo di appassionati che "amavano l'asfalto".
Dal fotogiornalismo alla cucina Prima della cucina, sette anni come fotoreporter con Letizia Battaglia, in sella alla Honda 750, documentando la cronaca nera siciliana. Immagini che oggi fanno parte dell'Archivio di Stato, come quelle della strage di Capaci.
I segreti del risotto perfetto Durante la preparazione, La Mantia svela le regole d'oro: "Il riso va coccolato per 18-20 minuti, sempre in senso orario, mai abbandonato." Niente cipolla, brodo caldo, burro freddo e temperatura alta nelle fasi finali. "La cucina, come la moto, è condivisione pura."
Autodidatta, oggi La Mantia lavora per eventi dopo aver chiuso il suo ristorante milanese causa Covid, continuando a unire altruismo e passione: "Dare è nella mia natura."