Pietro Meda,
Presidente EICMA - L'INTERVISTA
Dopo aver difeso e “liberato” l’oggetto di una passione popolare storica, Pietro Meda è salito sul ponte di comando del “nostro” Salone Motociclistico
Pietro Meda è codice di passione. Per le auto, lo ammette, e per le Moto. Il codice genetico è di famiglia, con un’”elica” forte e persistente.
Non un caso, quindi, che l’Avvocato si sia trovato in piena Bastiglia quando ANCMA e EICMA hanno rilanciato la propria reincarnazione dando vita all’avventura 2.0 dell’Associazione. E niente di più naturale che all’alba del nuovo giorno Pietro Meda sia stato risvegliato dal plebiscito che lo acclamava alla testa del nuovo schema organizzativo. Dire “comando” è, per ammissione del Presidente neo-eletto, esagerato, ma legittimo se si tratta di rappresentare una volontà comune e condivisa.
Poche chiacchiere: dopo un anno passato “ai box”, poter rispolverare e rilanciare la propria passione, ed essere parte di questo rilancio “fisico” ed entusiasta, è un grande onore. Essere Presidente è una responsabilità istituzionale, che Meda sente propria e stimolante nella misura in cui è l’espressione del gruppo di appassionati, e di amici, che guida EICMA. Così l’Esposizione Internazionale delle Due Ruote e il MotoFestival di Moto.It si conpendiano nell’euforia della “versione” 2021 di una grande occasione di Evento.