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Nel box remoto della MotoGP: dove i Big Data fanno la differenza

La partnership tecnologica tra Lenovo e Ducati vede uno dei suoi punti di forza nel Remote Garage: scopriamo cos'è insieme a David Attisano (Data and Performance Analysis Manager di Ducati) e a Lara Rodini (Global Sponsorships Director di Lenovo)

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Nel box remoto della MotoGP: dove i Big Data fanno la differenza

l Team Ducati Lenovo MotoGP ha dominato il campionato 2025, vincendo anche il sesto mondiale consecutivo costruttori, mentre il mondo tecnologico è in fermento e in continua evoluzione.

Porre il proprio sguardo su come i top team della MotoGP lavoravano soltanto dieci anni fa da certamente il senso di un cambio di approccio e di un investimento in tecnologia trasversale a tutte le aree del veicolo: motore, ciclistica, elettronica, aerodinamica, nulla è rimasto fermo e sopratutto l'approccio di analisi e di ricerca del costante miglioramento delle perfomance vede una sempre crescente produzione - e conseguente impiego - di dati.

Decine di sensori registrano tutto quello che accade sulla Desmosedici GP, vengono scaricati al termine delle sessioni o delle gare e i tecnici sono pronti ad analizzarli e a proporre al pilota le scelte che questi dati consigliano.

Ducati ha sperimentato a partire dal 2020 il Remote Garage insieme al partner Lenovo che fornisce tutta l'infrastruttura tecnologica: in soldoni, mentre in pista nel parossismo del week end di gara i piloti e gli ingegneri raccolgono dati, effettuano prove e cercano la miglior messa a punto possibile per le Desmosedici GP, a Borgo Panigale gli stessi dati vengono studiati dagli ingegneri e dai tecnici del Ducati Lenovo Remote Garage che li ricevono e rielaborano in tempo reale; il Remote Garage opera quindi contemporanemente al team di ingegneri in pista, in collegamento audio e video con il box, e costituisce un bel rinforzo ma anche un punto di vista e di studio non stressato dalla tensione del campo di gara.

In tempi che sono nell'ordine dei minuti - preziosi minuti quando si parla per esempio di sessioni di qualifica - si analizzano giga e giga di dati provenienti dalle moto in gara e il Remote Garage dà il proprio verdetto su come andrebbe risolta - per esempio - la questione gomme. Ovviamente il dialogo con il team in pista è fondamentale e l'ultima parola spetta al pilota: è lui che sale in sella ed è lui che deve poi tradurre in tempi sul giro il potenziale della moto. 

Scopriamo insieme a David Attisano (Data and Performance Analysis Manager di Ducati) e a Lara Rodini (Global Sponsorships Director di Lenovo) come funziona il Remote Garage.

 

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Moto.it Quotidiano di informazione motociclistica Reg. Trib. di Milano Num. 680 del 26.11.2003 © 1997-2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

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