Moto ed equità di genere: la parola alle protagoniste
Cinque motocicliste di diversa estrazione e generazione ci raccontano non solo il loro rapporto con questa passione ma come possiamo e dobbiamo superare gli stereotipi di genere che danneggiano e limitano le future motocicliste e atlete
La comunità motociclistica femminile è da sempre in crescita e negli ultimi anni l'aumento di ragazze che si sono appassionate alle due ruote è un fenomeno di cui tutti si sono resi conto.
Eppure anche nel 2023 essere motocicliste non è una scelta semplice proprio per il ruolo che la società si aspetta dalle donne specie se queste donne decidono di farne la loro disciplina sportiva. Ma il motociclismo è ancora oggi "una cosa da maschi"? E ha senso parlare appunto di cose da maschi e da femmine?
Per capirne un po' di più abbiamo invitato cinque Motocicliste con la M maiuscola che hanno fatto della loro passione una scelta di vita a spiegarci non solo com'è il motociclismo visto dalla prospettiva femminile ma anche come si possano e si debbano superare una serie di stereotipi e pregiudizi che ci portano inevitabilmente a penalizzare le nostre motocicliste e atlete. In questa bella chiacchierata portano la loro esperienza Lisa Cavalli, fondatrice di Miss Biker la più grande community di motocicliste in Europa, Stefy Bou, campionessa mondiale di motocross e imprenditrice, Francesca Nocera, che dopo cinque titoli italiani di motocross è passata con successo all'enduro, Roberta Ponziani, fresca vincitrice del CIV e la professoressa Rosaria Iazzetta, docente di scultura all'Accademia di Belle Arti di Napoli e grande viaggiatrice su due ruote.