Maio Meregalli racconta: "Con Rossi 7 anni indimenticabili, il V4 è nato bene"
Il direttore sportivo Yamaha ripercorre la sua carriera: da pilota Supersport alla MotoGP, passando per Valentino, Quartararo e l'arrivo decisivo di Bartolini
Mario Meregalli parte dalle origini: "Ero pilota, secondo nel mondiale Supersport. Poi il presidente di Yamaha Italia mi disse che era stanco di buttare soldi per me e mi propose di lavorare come team manager".
Il salto in MotoGP arriva nel 2011 con Ben Spies: "Ambiente completamente diverso, pressione 10 volte tanto. Ma una volta entrato ho iniziato a muovermi bene". Poi l'arrivo di Valentino nel 2013: "Sette anni indimenticabili. Ha una cosa unica: riesce a far lavorare tutti al 100%. Ti viene naturale fare qualcosa in più con lui".
Sul 2015, mondiale vinto da Lorenzo con Rossi secondo: "Non ce lo siamo goduti per come erano andate le cose, ma resta indimenticabile". Su Quartararo: "Ha sorpreso subito, è diventato il riferimento per tutti. Nel 2022 abbiamo perso 91 punti di vantaggio".
La svolta recente? "L'arrivo di Max Bartolini a fine 2023. Si fa ascoltare, spiega sempre le ragioni delle scelte. Non l'ho mai visto in difficoltà". Sul V4: "In un anno e mezzo siamo partiti da zero. È un segnale di quanto Yamaha creda nel progetto futuro".