Le storie di Nico: Phil Read che faceva il cattivo
L’inglese, scomparso da poco a 83 anni, era molto amato anche in Italia per la tecnica e lo stile della sua guida. Sette volte campione del mondo, avversario tosto per Agostini, aveva la fama del “cattivo” e questo gli piaceva
Read e Bill Ivy in impennata, a Monza per il GP delle Nazioni con le incredibili e sibilanti Yamaha 250 quattro cilindri a V: questo del ’67 è il primo ricordo personale dell’inglese che qui racconta Nico Cereghini. Otto anni dopo Nico era in pista con Phil in classe 500 nel GP di Francia e finivano insieme su una cartolina postale.
Read era un pilota dotato di una classe straordinaria, un britannico che si era fatto conoscere vincendo al TT con le Norton Manx; guidò anche le Gilera 500 quattro cilindri della scuderia Duke, le Yamaha 125 e 250, le MV 500 conquistando l’ultimo titolo mondiale a quattro tempi della storia della mezzo litro.
Read è stato anche il primo pilota a conquistare i titoli iridati nelle tre classi più longeve: 125, 250 e 500. Oltre a un titolo con le 750. Aveva la fama del duro, qualche volta fu proprio scorretto, la Yamaha lo mise al bando dopo che tradì Bill Ivy e il gioco di squadra, anche Agostini ebbe duri conflitti con lui. Intelligente, ironico, Phil aveva l’aria di divertirsi nel recitare il ruolo dell’antipatico.