Josep Garcia non è il primo e non sarà l’ultimo. Però è certamente il fuoriclasse dell’Enduro il cui nome può essere associato a leggende come Juha Salminen, Giovanni Sala, Mika Ahola. Solo per fare degli esempi (non vogliamo togliere niente e nessuno). È la fogura di spicco che trova la motivazione per eccellere quale che sia la tipologia di eventi a cui partecipa.

Quest’anno Garcia ha vinto tutto. Ossia, nel suo palmares entrano i Mondiali EnduroGP (assoluta) e Enduro1, e la vittoria assoluta e di classe (conseguentemente) alla ISDE International Six Days of Enduro di Bergamo (5a affermazione consecutiva). La stagione ha incoronato anche altri Campioni, ma quel che aveva a disposizione Josep l’ha portato a casa. E senza troppe, apparenti difficoltà, per giunta.

Il pupillo di Fabio Farioli ha avuto un solo avversario, quest’anno (anzi uno e mezzo). L’uno è Andrea Verona, l’alter ego dell’Enduro Mondiale non meno efficace e incisivo, il “mezzo” è Zachary Pichon, ma bisogna ammettere che “Zac” è mancato nel finale cruciale della stagione (ma certamente ha le carte in regola per eccellere in un futuro anche molto prossimo). Vabbè, stiamo parlando di Josep, e allora vediamolo e ascoltiamolo in una circostanza un pelo più rilassata, introspettiva. Da Endurista per passione, insomma.