Jonathan Rea: “Alla Ninja serve più potenza”
Se Bautista sarà campione sarà una vittoria meritata. Mi spiace che qualcuno lo critichi per il suo peso. Non so cosa stiano preparando in Kawasaki, ma sono felice di restare con la casa giapponese
Quella che si concluderà a Phillip Island è la stagione più difficile che Jonathan Rea abbia dovuto affrontare da quando è alla Kawasaki. Dopo aver abbattuto tutti i record del mondiale Superbike e dopo essere diventato il pilota più vincente nella storia del campionato, lo scorso anno Jonny si è ritrovato a fare i conti con il grande talento di Toprak Razgatlioglu, al quale quest’anno si è aggiunto un grande Alvaro Bautista, l’unico in possesso dell’esperienza e dell’abilità necessaria per sfruttare tutto il potenziale della migliore delle superbike: la Ducati Panigale V4.
Oltre ad essere un campione Rea è un uomo molto intelligente, ed è sempre interessante affrontare con lui temi di scottante attualità quali l’eventuale limite di peso dei piloti, o il depotenziamento che prima ha colpito la sua Ninja e che ora molti vorrebbero colpisse (ancora) la Panigale V4.
La sua carriera è legata a filo doppio con la Kawasaki, e anche se da Akashi non arrivano (almeno per ora) novità tecniche per migliorare la sua ZX-10RR, Jonny è contento di aver firmato un altro contratto con la casa giapponese. Quando gli abbiamo chiesto di cosa avrebbe bisogno la sua moto per competere ad armi pari con Yamaha e soprattutto con Ducati la risposta è stata chiara quanto stringata: “mi serve più potenza”.
Contrariamente a quanto pensano in molti (e a quanto alcuni media hanno erroneamente riportato) Jonny non è un “lamentino” e non si ritiene vittima dei regolamenti, anche se ridurre i giri motore della sua ZX-10RR poteva forse avere un senso nel 2018, ma non ne ha più ora, quando appare evidente come tra le tre moto in lotta per il titolo la Kawasaki sia quella maggiormente in difficoltà.
E per finire rende merito a Bautista. “se vincerà il campionato se lo sarà meritato, e mi dispiace solo che qualcuno metta in dubbio le sue vittorie, legandole solo al suo peso o alle prestazioni della sua moto”. Un grande.