Federico Tondelli, viaggiatore. “Non sarò io a cambiare il mondo… ma ci posso provare!”
Giornalista, addetto stampa MotoGP, appassionato di viaggi. Sta realizzando un progetto: “Inspiring a Beautiful Ride”, con qualcosa di più
Federico Tondelli è prima di tutto, un amico. Per questo quando ci siamo trovati di fronte per l’intervista organizzata dalla redazione di Moto.It in funziona del MotoFestival MY23, tutto è venuto nel modo più naturale e spontaneo. Federico ha un sacco di qualità, e di conseguenza è un riferimento su un vasto orizzonte di attività dalla MotoGP alla Dakar.
È un appassionato di grandi viaggi, in tutte le salse, e questa volta l’argomento è il suo ultimo progetto. Una scorribanda sudamericana attraverso Cile, Bolivia e Argentina su rotte non troppo convenzionali e con un’attitudine, invece, fortemente… non convenzionale. Oggi tutti viaggiamo, tutti esplorano luoghi fantastici, vivono e fanno vivere emozioni forti e belle. Sotto questo aspetto il suo “Inspiring a Beautiful Ride” non pretende di portare niente di nuovo. È la prima volta, invece, che ci si pone il tema dell’impatto ambientale che il viaggiare inevitabilmente produce. Che sia l’aereo, la moto o il sommergibile, muoversi impatta. Non si può al momento deviare su un’alternativa, ma si può produrre un impegno tale per cui si possa restituire quel che si toglie, almeno in parte. Il mondo diventa ogni giorno più piccolo sotto le nostre ruote, ma bisogna essere consci della potenza, ma allo stesso tempo, della fragilità, dell’ecosistema.
Tra gli imperativi del magnifico viaggio attraverso alcuni tra i più bei luoghi del pianeta Terra ci sono raggiungere la neutralità della CO2, iniettando nei luoghi attraversati l’equivalente “commerciale” della produzione di CO2 del viaggio, e imporre ogni forma di interazione che favorisca incondizionatamente l’economia locale. Un altro aspetto interessantissimo è la realizzazione di una speciale “mappa” dello stato di avanzamento delle popolazioni incontrate sul cammino delle energie alternative e del cambio climatico. E non è tutto. Sentiamo Federico…