Come si guida una moto di un secolo fa?
Che sensazioni riescono a dare, a noi viziatissimi motociclisti del 21esimo secolo? E se mai avessimo l'onore e la fortuna di guidarne una, riuscirebbero a farci capire l'essenza del motociclismo?
Alle domande contenute nel titolo e nel sommario non sappiamo dare una risposta definitiva, anche se dopo la prova - effettuata durante il Giro Motociclistico di Sicilia organizzata da quattordici club siciliani federati ASI e rievocazione storica della gara del 1950 svoltasi sulle strade siciliane – della Moto Guzzi GTCL del 1938 un po' un'idea ce la siamo fatta.
Guidare una moto di cui esistono non più di una decina di esemplari al mondo mette tensione, ma dopo i primi tenaci e ritmati scoppi del monocilindrico di 500 cc, la paura svanisce e si entra in una dimensione magica, imparagonabile a qualsiasi emozione regalata da una moto moderna. Sogno per pochi eletti, ma alla fine della nostra esperienza la nostra riflessione è che tutti dovrebbero guidare almeno una volta nella vita un gioiello del genere.