Axel Bassani: “Nel 2025 vorrei essere la miglior versione di me stesso”
Per Axel è stata una stagione complicata ma molto importante, nella quale è cresciuto molto. Abbiamo parlato del futuro suo e della SBK e non sono mancati i giudizi su alcuni dei suoi avversari
Per Axel il 2024 non è stato un anno facile perché è passato da un team privato ad uno ufficiale, e non ha soltanto dovuto cambiare moto e squadra, ma anche mentalità e metodo di lavoro. Il pilota veneto ci racconta come è cambiato e come è diventato una persona diversa. Nonostante la sua maturazione i risultati non sono arrivati come lui sperava, ma probabilmente perché il livello on Superbike è aumentato più di quanto lui non sia cresciuto. In un team ufficiale devi sempre dare il 120% e lui non era abituato. Inoltre continua ad avere qualche problema in qualifica e questo rende più complicate le sue gare.
Bassani è un ragazzo intelligente e schietto e lo ha confermato nell’analizzare il mondo delle corse, un ambiente difficile, tanto che anche in Superbike il 90% dei piloti deve pagare per correre, o per meglio dire deve contribuire al budget della squadra. Molto chiaro anche il suo parere sull’introduzione in calendario di piste “old style” che sono belle ed affascinanti, ma devono anche essere sicure. Capitolo Bimota: quando ha firmato con KRT non sapeva che sarebbe arrivata una nuova moto ed un nuovo marchio. Una grande incognita da affrontare con fiducia.
Qualche parere sui suoi avversari. Petrucci è un lavoratore ed un amico, Iannone è stato bravo ad essere competitivo dopo 4 anni di sosta. Bulega e Toprak. Axel si aspettava che Nicolò facesse bene. In fondo è un ottimo pilota, in un team ufficiale con la miglior moto del lotto, mentre il turco….fa semplicemente un altro mestiere.
Motocorsa e Rinaldi in grave difficoltà. Un progetto che non è mai decollato, forse perché sono due caratteri molto forti che non possono andare d’accordo. E a proposito di difficoltà, parliamo di Rea: non è facile cambiare moto e squadra. E io ne so qualcosa.