Se lo vedi ti viene voglia di dirgli: “Dai, andiamo a girare un po’, a divertirci!”, perché sei sicuro che
l’Enduro per Andrea Verona è prima di tutto divertimento. Poi è venuta la passione, poi l’impegno
del professionista. Ma quel sorriso delle origini non è mai venuto meno, segno che la “benzina” del
cuore è rimasta la stessa.

Verona conta ormai ben 6 Titoli di Campione del Mondo, 1 EnduroGP e cinque di classe, 3 Enduro1 e
2 Enduro2. Sulla strada per raggiungere tali primati Andrea ha preliminarmente vinto anche i sub-
mondiali Enduro Junior e Youth. Carriera spaventosa. Immaginate che a 26 anni, una volta si era
ancora “moralmente” del cadetti, e pensate alla longevità dell’esperienza per capire dove può
andare Andrea Verona. Sarà per questo che Fabio Farioli, il manager di KTM ma anche di GasGas, lo
ritiene e lo tratta come un figlio (anzi come un fratello, perché anche Fabio sa cosa vuol dire essere
Campioni del Mondo).

Il 2025 è stata per Andrea una stagione impegnativa, molto come sempre ma forse di più. Ha
provato a contrastare l’avanzata trionfale del “cugino” Garcia, ha combattuto fino all’ultimo Gran
Premio con Pichon per il Titolo, poi vinto, della Enduro2. In mezzo alla stagione del Campionato, una
perla di responsabilità e di gloria, un alter-trionfo: quello della Nazionale italiana di Enduro (quella di
Mr. Rossi) alla 6 Giorni di Bergamo, di cui Andrea Verona può essere considerato senza alcun dubbio
il trascinatore. Ma torniamo al quel sorriso persistente...