Alvaro Bautista: “Rea e Toprak mi hanno sottovalutato? Meglio così” - L'INTERVISTA
Ironizza sul peso: “quest’anno sono ingrassato di due chili”. Sui possibili limiti alla Panigale afferma: “da
quando si penalizza chi lavora meglio?” Il suo obiettivo per il 2022: “sfruttare tutto il potenziale della V4”
Mancano solo due round al termine di una delle più belle stagioni che Alvaro Bautista abbia mai disputato. Nonostante abbia vinto subito, dimostrando tutto il suo potenziale e quello della sua Ducati Panigale V4, alcuni dei suoi avversari erano inizialmente scettici.
Anche nel 2019 partì molto forte. Poi sappiamo come è andata a finire”. Questo pensavano alcuni dei suoi avversari e forse anche Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu inizialmente ritenevano che la lotta per il titolo sarebbe stata una questione riservata a loro due. Tutti si sono però dovuti arrendere ai risultati dello spagnolo e a numeri da paura: 14 vittorie, 27 podi su 30 gare, primo o secondo in tutte le gare “lunghe”. Ora che il suo vantaggio in classifica è diventato pesante, c’è chi lo accusa di vincere solo grazie al suo scarso peso ed al motore della sua V4. Accuse che Alvaro ribatte senza polemizzare, con la calma di chi sa di essere dalla parte della ragione.
Al termine di una piacevole chiacchierata, nella quale l’unico argomento tabù è stato ovviamente il titolo mondiale 2022, Bautista si è lasciato andare e quando abbiamo parlato della sua strana acconciatura ha affermato: “mi faccio le treccine perché ho i capelli lunghi e così non ho problemi ad indossare il casco. Ma se a Lombok dovesse arrivare “un certo” risultato, allora potrei anche tagliarmele”. Allora Alvaro non dimenticare di mettere le forbici in valigia.
Vietato parlare di titolo, ma se a Lombok le cose dovessero andare bene, Alvaro potrebbe anche decidere di sacrificare le sue trecce bionde.