Quella di allora fu organizzata e guidata, in piena rivoluzione dell’Enduro, da Daniele Papi, Commissario Tecnico Azzurro e, poi, manager delle imprese Yamaha alla Dakar. Quell’anno l’Italia vinse tutto, Trofeo, Vaso, Industria, tutte le classi meno una, la 175cc. La Sei Giorni Vintage di oggi, dimezzata nell’impegno per la diversa destinazione d’uso, ma forse raddoppiata sul piano delle difficoltà organizzative, è stata regalata agli appassionati dagli elbani, beninteso con più di un little help from a friend. Il fenomeno Enduro Vintage è letteralmente esploso nel crepitio dei leggendari, ma sempre attuali, motori due tempi. Inaugurata due anni fa icon la vittoria della Nazionale Sala-Passeri-Rinaldi, che conquistò così il primo Trofeo, ia Grande Corsa dell’Enduro Vintage ribadisce il concetto a colpi di record all’Isola d’Elba. Gli italiani non confermano, Grasso ha un problema meccanico, vince la Francia di Peterhansel, Viardot, Charbonnel. Il segreto del Vintage? Gli uomini che hanno scritto i capitoli di una passione esclusiva e contagiosa, le loro Moto indimenticabili ri-sonorizzate, la fenomenale opportunità di ritrovare insieme più generazioni di formidabili Campioni.