Le storie di Nico
Kevin Schwantz raccontato
da Luca Cadalora
Il pilota simbolo della Suzuki, dieci anni con lo stesso marchio e campione mondiale del ’93, visto dall’unico protagonista italiano nella 500 di quell’epoca straordinaria. Luca ci dipinge un personaggio speciale e un pilota istintivo e corretto
“Ti guardava in faccia mentre ti affiancava in staccata, per farti capire che non era tanto impegnato” dice di lui il modenese. I duelli con Rainey dal ‘90, la Suzuki contro la Yamaha, il texano contro il clan dei californiani. Kevin guidava d’istinto, il suo stile veniva dal cross, piegava più la moto del corpo. Era un pilota corretto, come tutti: in quegli anni si rispettava l’avversario.
Schwantz, classe 1964, ha disputato 104 GP, ne ha vinti 25 ed è il numero dieci nella storia della top class. Lo hanno fermato le tante fratture e un polso massacrato, ma amava così tanto la moto e le corse da tornare in pista a 49 anni per la 8 Ore di Suzuka. Finendo sul podio, perché andava ancora forte.
I tanti ricordi del campione modenese, i duelli diretti con il 34, gli incidenti fino al clamoroso tamponamento di Doohan a Donington nel ’93. E un regalo personale del texano che Luca ci mostra con orgoglio. Le fotografie che compaiono in questo video sono di Oscar Bergamaschi, tratte dai libri che insieme realizzammo negli anni Novanta.