Alessandro Borghese
Il nostro chef preferito, ma non solo: star della tv, showman, pilota. Alessandro Borghese ha iniziato a lavorare con la televisione nel 2005 e da allora non ha mai smesso, anzi. Ha continuato a migliorare e a crescere, mettendo insieme nuove idee per i suoi programmi TV (come Quattro Ristoranti e Game of Talent) e per il suo ristorante, uno dei più esclusivi di Milano. Al di là del suo lavoro, Alessandro Borghese ha una grande passione per Valentino Rossi e tutto ciò che ha un motore
LIVE al CUPRA Garage Milano giovedì 25 novembre dalle ore 17:00 e su Instagram di moto.it
salutare Valentino Rossi per il suo One More Lap ad Eicma c’era anche Alessandro Borghese, con cui siamo stati al CUPRA Garage Milano in Corso Como 1 per una lunga intervista in diretta. Lo chef di Quattro Ristoranti ha raccontato la sua enorme passione per i motori e per le corse, a partire da una giornata che, nonostante la pioggia - e le decine di persone che lo hanno fermato per una foto - è stata speciale anche per lui: “È stato come un concerto rock, ma spinto, tipo Metallica: eravamo sotto la pioggia ma con un grande sorriso sulla faccia - ha esordito Borghese nell’intervista con Moreno Pisto e Alberto Capra - Tutti appassionati di questo ragazzo che ci ha emozionato per 26 anni. Il mio primo ricordo di Valentino Rossi è legato a mio papà, appassionato di motociclette e pilota", ricorda lo chef. "Quando Valentino cominciò a correre lui era solito raccontarmi sempre di aver prestato la moto a Graziano. Correvano insieme, la sua moto si era rotta e mio padre, Luigi, ne aveva tre. Quel giorno Graziano vinse con la moto di mio padre. Da lì sono stati anni di divertimento, ho qualcosa di sentimentale nei suoi confronti e mi ha fatto piacere esserci. Non mi piace chiamarlo addio questo, anche perché penso che ci darà tante altre gioie. Oggi hanno fatto vedere alcuni dei suoi momenti salienti della sua carriera, ho un aneddoto su Laguna Seca 2008: ero a casa Roma e lui correva contro Casey Stoner, lo supera al cavatappi andando sullo sterrato. Io salto sul divano, atterro male e mi scasso una caviglia! Ora che ci penso, ogni volta che lo incontro mi faccio mai: l’altra volta eravamo entrambi a Parma per la Partita del Cuore… ma io non ero capace e mi misero in porta, lui attaccante. Ad un certo punto Valentino Rossi tira per segnare nella mia porta, e io per orgoglio mi sono lanciato, paro la palla… ma cado come un sacco di patate e mi distruggo completamente! Ho fatto finta di nulla. Oggi sono contento come un bambino piccolo! La pioggia, l’atmosfera… Ci stava!”.
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